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Tecnologia

Cos’è e come funziona il tasto “Mi sento fortunato” di Google?

Tabella dei Contenuti

Il pulsante “Mi sento fortunato” è una delle funzionalità più interessanti di Google ed è presente sin dalle prime versioni del motore di ricerca.

Fu introdotta con l’obiettivo di rendere la ricerca più semplice e immediata, e difatti permette agli utenti di accedere direttamente al primo risultato di una ricerca, bypassando la tradizionale pagina dei risultati (SERP).

Nel corso degli anni, “Mi sento fortunato” Google ha acquisito una sorta di simbologia per la rete, perché rappresenta la fiducia di Google nella propria capacità di fornire risultati pertinenti al primo colpo.

Con l’introduzione della ricerca istantanea nel 2010, che mostra i risultati in tempo reale mentre si digita, il pulsante ha perso parte della sua funzione originale. Attualmente, cliccando su “Mi sento fortunato” senza inserire una query, si viene reindirizzati alla pagina dei Doodle di Google, le celebri variazioni del logo che celebrano eventi e anniversari.

Storia e curiosità

Il funzionamento di “Mi sento fortunato” è semplice: dopo aver inserito una query nella barra di ricerca, cliccando su questo pulsante si viene reindirizzati direttamente al primo sito web che Google ritiene più pertinente, senza visualizzare l’elenco completo dei risultati. Ad esempio, digitando “Università di Stanford” e cliccando su “Mi sento fortunato”, si accede direttamente al sito ufficiale dell’università.

Si vocifera che il nome “Mi sento fortunato” sia stato ispirato a una celebre battuta del film di Clint Eastwood “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!”, in cui il protagonista pronuncia la frase: “Ti senti fortunato, teppista?”.

L’introduzione del pulsante mirava a semplificare l’esperienza di ricerca, con l’obiettivo di offrire accesso rapido al risultato più rilevante per gli utenti meno esperti. Il fatto è che solo circa l’1% degli utenti di Google utilizzava regolarmente questa funzione.

L’impatto economico di “Mi sento fortunato”

Ogni volta che un utente clicca su “Mi sento fortunato” Google, viene bypassata la pagina dei risultati, inclusi gli annunci pubblicitari di Google Ads. Questo comportava, ai tempi, una perdita stimata di circa 110 milioni di dollari all’anno per Google. Nonostante ciò, l’azienda ha deciso di mantenere il pulsante, riconoscendone il valore simbolico e l’importanza per l’identità del brand.

Oltre alla sua funzione pratica, “Mi sento fortunato” rappresenta l’approccio di Google orientato alla semplicità e all’accessibilità. Il pulsante comunica la fiducia dell’azienda nella propria capacità di fornire il risultato giusto al primo tentativo, facendo emergere la missione dell’azienda d “organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili”.

Funzione e utilizzo oggi

Oggi il pulsante Google “Mi sento fortunato” ha assunto un ruolo giocoso, quindi più orientato all’engagement con gli utenti. Cliccando su di esso senza inserire una query, si accede alla pagina dei Doodle, un’esperienza interattiva e creativa che celebra eventi, anniversari e personalità di rilievo.

Il pulsante “Mi sento fortunato” ha svolto è stato importante per la storia di Google e si può dire che sia parte di tutti quegli aspetti che hanno contribuito a rendere l’azienda il gigante che conosciamo oggi.

Nonostante non vi sia più la necessità di questa funzione, il fatto che sia ancora lì, testimonia come anche nel mondo tecnologico vi siano pietre miliari e simboli del passato sui quali riflettere e costruire il futuro.

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