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Curiosità

Rinunciare all’eredità: quali sono i costi?

Tabella dei Contenuti

Un erede può non accettare l’eredità della persona defunta, ma anche in questo caso ci sono dei costi da sostenere perché, proprio la rinuncia, presuppone che venga aperta la successione dopo la morte.

Questo vuol dire che comunque è necessario presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, versare le eventuali imposte dovute e formalizzare l’atto di rinuncia presso un notaio o al tribunale del luogo in cui si è aperta la successione.

La rinuncia non è un semplice atto verbale fatto dall’erede, ma richiede una procedura ufficiale che comporta spese notarili e/o di cancelleria.

C’è anche da dire che chi decide di rinunciare a ogni diritto sull’eredità, perde anche il dovere di dover pagare eventuali debiti, pertanto, bisogna valutare con attenzione se conviene accettare o rinunciare, tenendo conto del valore dell’eredità e l’eventuale presenza di passività.

Se l’erede è un minore, un inabilitato, un interdetto o una persona giuridica è la persona che esercita rappresentanza legale a presentare la dichiarazione di rinuncia al posto suo.

I costi di rinuncia all’eredità sono sia fissi che variabili, nei prossimi paragrafi vedremo come fare la rinuncia, l’iter da seguire e quanto costa.

Cosa vuol dire non accettare l’eredità

L’acquisto dell’eredità non avviene in modo automatico al momento del decesso della persona, ma i soggetti chiamata in causa devono decidere, tramite atto di accettazione se accettarla, regola che vale sia per la successione legittima che per la testamentaria.

Con l’accettazione l’erede acquista l’intero patrimonio del defunto, in attivo con le proprietà (crediti) e in passivo con i debiti, per questa ragione può valutare la convenienza prima di accettare l’offerta.

Con la rinuncia l’erede dichiara formalmente e in modo solenne di non voler acquisire l’eredità e di non subentrare nel patrimonio del defunto, non è possibile rifiutare parzialmente, la decisione riguarda l’intera eredità.

Se non vengono rispettate le formalità, la rinuncia è invalida e l’erede viene considerato ancora tale.

I documenti per la rinuncia dell’eredità

La rinuncia dell’eredità avviene rispettando le forme stabilite dalla legge, bisogna presentarsi davanti a un notaio e redigere una dichiarazione di rinuncia oppure, recarsi alla cancelleria del Tribunale territoriale di competenza. In ogni caso, per l’atto di rinuncia occorrono:

  1. Certificato di morte o autocertificazione;
  2. Carta d’identità valida;
  3. Codice fiscale dell’erede rinunciante e del defunto;
  4. Copia conforme del testamento, se esistente;
  5. Nota di iscrizione a ruolo;
  6. Marca da bollo di 16,00;
  7. 200€ per la registrazione dell’atto.

Inoltre, per l’erede con rappresentante legale occorre anche allegare una copia conforme dell’autorizzazione del Giudice Tutelare.

Quali costa rinunciare all’eredità?

Veniamo ai costi di rinuncia ereditaria che, come detto in precedenza, includono tasse e imposte, bisognerà versare 16 euro di marca da bollo e 200 euro per registrare la dichiarazione di successione.

Si aggiungono poi un’altra marca da bollo di 16 euro e un’altra di 18 euro per il ritiro della copia conforme dell’originale dell’atto.

Costi del notaio

Qualora si decidesse di coinvolgere un notaio, il costo per la rinuncia varia in base al professionista però, il vantaggio principale è dato dai tempi rapidi per portare a termine la procedura. La parcella ha un costo medio che va da 700 fino a 1.000 euro.

Se invece si decide di procedere con la rinuncia presso il Tribunale bisogna solo pagare le tasse e i bolli, senza alcun costo aggiuntivo, ma di contro ci sono tempi di attesa più lunghi che variano da tribunale a tribunale, e il rischio di sbagliare la procedura, dovendo portarla a termine in autonomia, senza il supporto di un professionista.

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